io ludovico zulli di quello studiato in classe ho voluto approfondire la classe degli aracnidi perchè volevo comprendere il loro metodo di vivere ho scoperto che è una classe di artropodi molto importante sotto un punto di vista di materiali che noi usiamo
gli ARACNIDI furono i primi animali che colonizzarono le terre emerse molti di essi sono predatori per esempio i ragni come potete osservare nella foto e fanno parte della classe degli artropodi l ordine dei ragni i ragni hanno mandibole provviste di appendici ad uncino con ghiandole velenifere . i ragni hanno dimensioni variabili secondo la specie per esempio: le femmine sono piu grandi dei ragni maschi hanno quattro paia di zampe e il corpo suddiviso in due sezioni
una anteriore detta prosoma ed una posteriore detta opistosoma nella parte posteriore presentano delle ghiandole da cui fuoriesce un liquido viscoso che forma dei fili setosi
(dal quale noi possiamo ricavare la seta)
tutti i ragni producono seta sebbene non tutti la tessano. tutti cacciano insetti che paralizzano coi denti (appendici ad uncino) avvelenati. Infatti, tutti i ragni sono velenosi, il loro veleno contiene sostanze neuro-tossiche che possono avere effetti sensibili anche sull’uomo, ma pochissimi possono avere effetti gravi, se non un effetto paragonabile ad una puntura di una vespa o un calabrone, a parte su individui con problemi allergici, cui puntura può rilevarsi letale per shock anafilattico, ma per tali individui vale qualsiasi puntura, sia di ragno sia d’insetto. Comunque in generale i ragni non sono pericolosi,ma se non si conosce la specie e meglio non infastidirli, perché anche se rari esistono ragni molto velenosi specialmente nei paesi caldi o tropicali. Molti ragni hanno abitudini notturne, in pratica restano nascosti di giorno per uscire e cacciare di nottela tarantola (Lycosa tarentula), molto diffusa in Italia meridionale, non è letale, ma da non sottovalutare, il morso è molto doloroso, provoca gonfiore e possono verificarsi sintomi di febbre, nausea, vomito e malessere generale la vedova nera (Latrodectes tredecimguttatus) presente anche in Italia, detta “malmignatta”, è potenzialmente pericolosa, in caso di morso recarsi subito al pronto soccorso, senza farsi prendere dal panico, per un controllo, generalmente è raro essere morsi, ed è raro che sia letale, anche se in Italia si sono verificati alcuni incidenti letali. Oltre alla Latrodectus tredecimguttatus, in Italia, ci sono altri ragni la cui pericolosità è da non sottovalutare, in primis la Tegenaria agrestis, poi la Steatoda paykulliana, e il Loxosceles rufescens. Un ragno molto pericoloso, che fortunatamente non si trova in Italia è il ragno dei cunicoli (Atrax robustus), presente in Australia, è in grado col suo morso di causare la morte di un uomo in poche ore, l’Atrax viene considerato il ragno più pericoloso al mondo. I SCORPIONI
Gli scorpioni (Scorpiones C. L. Koch, 1837) sono un ordine di artropodi velenosi della classe degli aracnidi.
Ci sono circa 2000 specie di scorpioni nel mondo, caratterizzati da un corpo allungato e una coda segmentata che termina con un pungiglione da cui viene iniettato il veleno. Come aracnidi, gli scorpioni hanno vicino alla bocca degli organi chiamati cheliceri, un paio di pedipalpi, e quattro paia di zampe. I pedipalpi, a forma di tenaglia, sono usati principalmente per catturare le prede e per la difesa, ma sono anche ricoperti di diversi tipi di peli sensoriali. Il corpo è diviso in due zone principali, il cefalotorace e l'addome. Il cefalotorace è coperto sopra da un carapace (o guscio della testa) che ha di solito un paio di occhi mediani e da 2 a 5 paia di occhi laterali nelle zone periferiche della testa (alcuni scorpioni di caverna sono privi di occhi).
L'addome consiste di 12 segmenti distinti, di cui gli ultimi cinque formano ciò che viene comunemente chiamata "coda". Al termine dell'addome c'è il telson (o pigidio), che ospita una struttura a forma di bulbo che contiene le ghiandole velenifere e un aculeo incurvato per iniettare il velenoNel lato inferiore, lo scorpione ha un paio di organi sensoriali unici chiamati pettini; nel maschio sono solitamente più grandi e hanno più "denti", e si suppone rilevino la conformazione del terreno su cui camminano e fungano da chemiocettori per individuare feromoni della propria specie di scorpione.
Lo Scorpione Sudafricano "lungacoda" (Hadogenes troglodytes) raggiunge una lunghezza di oltre 17 cm, ed è probabilmente il più lungo scorpione del mondo. Alcuni degli Scorpione Imperatore dell'Africa e dell'Asia raggiungono comunemente (e a volte superano) i 15 cm.
Particolarità degli scorpioni, è quella di diventare luminescenti, se esposti ad alcune frequenze di ultravioletti.Il veleno degli scorpioni viene usato principalmente per la cattura delle prede ed è formato da complesse miscele di neurotossine (tossine che bloccano il funzionamento del sistema nervoso), formate principalmente da proteine e da cationi di sodio e di potassio; ogni specie ha la propria miscela unica.
Il veleno degli scorpioni è principalmente rivolto a bloccare l'attività in altri artropodi; di conseguenza in generale è innocuo per gli esseri umani, e una puntura può produrre solo effetti localizzati (dolore, gonfiore e sensazioni di sfinimento). Alcuni scorpioni però, principalmente della famiglia dei Buthidae (come lo scorpione dorato della Cina), possono essere molto pericolosi per l'uomo. Fra le specie più pericolose vi è il Leiurus quinquestriatus, che possiede il più potente veleno della sua famiglia, e i membri dei generi Parabuthus, Tityus e Androctonus. Questi scorpioni sono stati responsabili di molte morti, anche se in generale questi animali non sono in grado di inoculare veleno sufficiente per uccidere un adulto sano, e la maggior parte dei decessi avviene fra i giovani, gli anziani e gli infermi. A meno che non siano disturbati, gli scorpioni sono generalmente timidi e fanno uso del loro pungiglione allo scopo di uccidere la preda. Solitamente cercheranno di fuggire al pericolo o rimarranno immobili. Non si sa con precisione se sono soliti conservare il veleno, ma spesso questo è usato solamente se non sono in grado di sottomettere la loro preda con i due artigli. Molti generi di scorpioni (come Pandinus e Hadogenes) usano raramente il loro veleno, confidando invece nei loro possenti pedipalpi.
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